di Redazione - martedì 23 Agosto 2016 [Varie]

logo cavSabato 27 agosto si svolgerà il  ” 3° Memorial Lucio Olivo”, organizzato dal Cavazzo in collaborazione con la Viola, l’Amaro e ed il Comune di Cavazzo Carnico. La manifestazione offre l’occasione per ricordare la figura di Lucio Olivo, per anni dirigente della società viola, della quale era il presidente in occasione del primo titolo conquistato nel 1965. Inoltre, lo stesso fu anche un personaggio importante del mondo dell’imprenditoria friulano, costituendo, assieme al fratello, l’omonima ditta di autoservizi.

Il torneo di calcio giovanile, riservato alla categoria Giovanissimi, in questa edizione vanta una partecipazione di tutto rispetto, raccogliendo il meglio del calcio regionale. Le squadre partecipanti  sono state suddivise in due gironi all’italiana e più precisamente: Continua


di Redazione - martedì 23 Agosto 2016 [Varie]

Bemnto Candoni, un simbolo del Real.

Bemnto Candoni

Da oggi, il Real Imponzo e Cadunea ha un tifoso in meno: se n’è andato Benito Candoni, un pezzo di storia del sodalizio biancorosso. Se n’è andato in silenzio, quasi di sorpresa, lasciandoci tutti un po’ più soli. Perché Benito Candoni era sì un patrimonio del Real Imponzo e Cadunea (al quale ha regalato vita ed energia), ma era soprattutto un personaggio dell’intero Carnico. Chi scrive aveva un rapporto speciale con Benito. Strano, proprio lui che ce l’aveva su coi giornalisti, rei, a suo modo di vedere di non essere mai troppo precisi. Una volta, qualche anno fa, quando il male vigliacco che l’ha colpito ancora doveva presentarsi, mi disse che ero l’unico che scriveva sempre “Real Imponzo e Cadunea” (quando si parlava della squadra) e “Sergio Pittoni” (quando si parlava del campo: a lui la parola “Maracanà” proprio non andava giù …). Una vita spesa per il Real Imponzo e Cadunea (continuerò a chiamarlo e scriverlo così, per sempre, Benito: te lo devo!) tanto che la moglie Maria (sposata un anno prima della fondazione della squadra) si è chiesta spesso chi fosse più importante, per lui,  tra lei e i ragazzi in biancorosso … Continua


di Redazione - sabato 20 Agosto 2016 [Carnico, Varie]

Nicola Straulino con la maglia dei Mobilieri

Nicola Straulino con la maglia dei Mobilieri.

Folgore – Mobilieri rinviata. Capisci che deve essere successo qualcosa di grave, perché dietro ad un rinvio improvviso c’è sempre qualcosa di grave. E allora vuoi sapere, ma non vorresti sapere. E invece la notizia ti arriva, dritta, diretta, come un pugno nello stomaco. Ci ha lasciato Nicola Straulino (leggi QUI). Chi, nel Carnico, non conosceva Nicola Straulino, storico difensore dei Mobilieri di Sutrio? Qualcuno rimane ancora nel dubbio, poi quando gli spieghi e gli dici semplicemente “il Tino”, allora cadono tutti i dubbi. Eh sì, perché nel paese dei marangons, tutti hanno un soprannome. “Il Tino”, classe 1967, e una vita (breve, troppo breve) spesa per il calcio, il lavoro, la famiglia e il paese. E spesa bene, benissimo, perché il ricordo che lascia è di una bellezza struggente. Continua


di Redazione - lunedì 15 Agosto 2016 [Carnico, Varie]

Bemnto Candoni, un simbolo del Real.

Benito Candoni, un simbolo del Real.

Potevamo scegliere tra mille foto per parlare della festa del Real, ma quella che abbiamo scelto ci sembra forse la più giusta, senz’altro la più significativa. Quel signore che vi si vede è Benito Candoni (il nome è per quei pochi che non lo conoscono). Perché Benito? Beh, prima di tutto perché è seduto (ed è un caso, davvero) sotto la targa che ricorda Sergio Pittoni, un altro pezzo di storia biancorosso e poi perché a chiunque abbiamo chiesto di indicare un simbolo della società quasi tutti hanno fatto il nome di Benito. Ecco, vederli idealmente vicini l’uno all’altro ha il significato delle origini. Origini di una storia iniziata 50 anni fa ed ancora tremendamente attuale. Benito avrebbe potuto raccontarci tanti fatti di questo mezzo secolo, ma un destino contrario gli ha lasciato solo la memoria ma non la possibilità di dare voce a questa memoria. La festa si è svolta secondo il programma, con una partita tra vecchie glorie, musica, risate e naturalmente tanto mangiare e tantissimo bere. Continua


di Redazione - sabato 13 Agosto 2016 [Carnico, Varie]

Ado Agostinis in versione custode del campo.

Ado Agostinis in versione custode del campo.

Ci sono delle persone che, in qualche modo, hanno il destino nel nome. Prendete Ado Agostinis, capitano dell’Illegiana: il nome Ado ha origini tedesche e significa “nobile”. Beh, l’etimologia del nome è garantita dai capelli biondi (segnale teutonico per eccellenza) e dalla nobiltà. Che non è un dettaglio araldico, ma d’animo. Eh sì, perché Ado nobile lo è nei sentimenti e nei valori. Come potrebbe essere diversamente quando si parla del capitano di una squadra che per questa squadra fa davvero un po’ di tutto e che vi è talmente legato che non ha resistito tanto lontano dalla stessa? Ado, 42 anni il prossimo ottobre, tira i primi calci nelle file delle giovanili delle Pro Tolmezzo da dove passa al settore giovanile della Pasianese – Passons. Tornato ad Illegio debutta in prima squadra non ancora ventenne e vince praticamente tutto: campionato, Coppa Carnia e Supercoppa. Continua


di Redazione - venerdì 12 Agosto 2016 [Carnico, Varie]

VOLANTINO FESTA REALCinquant’anni di vita! E’ arrivato un traguardo importante per il Real di Imponzo e Cadunea (mi raccomando, sottolineare sempre le due frazioni: ci tengono da matti!). Cinquant’anni pieni di vittorie, sconfitte, gioie, scudetti e coppe, ma sempre con un impegno che mai è venuto meno in questo primo mezzo secolo di vita. Dai tempi del primo campo sulle rive del But, alle foci del Rio Mignezza, che poi negli anni fu sempre migliorato, fino all’attuale struttura. Anni e anni caratterizzati da un’attività che ha sempre messo in primo piano i giovani e che continua nel solco di una tradizione societaria che proprio non vuole derogare ad un principio che sembra una specie di dogma statutario! Tutti hanno saputo scrivere pagine importanti per il sodalizio biancorosso. Continua


di Redazione - venerdì 12 Agosto 2016 [Varie]

Locandina Carnia Classic Night RunMentre proseguono a gran ritmo le iscrizioni alla Carnia Classic Fuji Zoncolan, la gran fondo ciclistica organizzata dall’ASD Carnia Bike in programma domenica 28 agosto (costo 30 euro fino al 21 agosto; successivamente, dal 22 alle ore 12 del 27 agosto, la quota salirà a 40 euro, mentre la quota per la cicloturistica è di 12 euro; info su www.carniabike.it/carniaclassic), cresce sempre più l’interesse per il primo evento agonistico dell’intensa settimana che caratterizzerà TolmezzoGiovedì 25 agosto alle 20.30 si svolgerà infatti la prima edizione della Carnia Classic Night Run, la suggestiva staffetta podistica in notturna lungo le vie del centro tolmezzino organizzata dall’ASD Piani di Vas con testimonial d’eccezione il due volte campione olimpico dello sci di fondo Giorgio Di Centa.

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di Redazione - martedì 2 Agosto 2016 [Carnico, Radio.Studio.Nord, Varie]

Carnico.it 2016Sempre più crescente l’interesse e il gradimento per Carnico.it, il sito di riferimento per il Campionato Carnico di calcio, fiore all’occhiello non solo sportivo per l’Alto Friuli.

Al termine del girone di andata il sito registra un record clamoroso, oltre un milione di pagine visitate!

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di Redazione - venerdì 29 Luglio 2016 [Varie]

simone


di Redazione - giovedì 28 Luglio 2016 [Carnico, Varie]

Gildo De Toni in azione.

Gildo De Toni in azione.

Domenica scorsa, quando durante la trasmissione “A tutto Carnico” è stato annunciato il terzo gol dell’Arta a Paluzza e il radiocronista ha specificato: “Terzo gol dell’Arta: ha segnato De Toni!”, in molti si saranno chiesti: “Ma chi è questo De Toni? Mah, forse un giovane della juniores …”. E invece no, il De Toni in questione è sempre quello: Gildo, o se preferite Gjldo , per dirla alla carnica. Gjldo De Toni, classe 1967, ovvero 49 anni. Qualcuno potrebbe anche pensare che sia una specie di scandalo che un quasi cinquantenne sia ancora protagonista. Ed invece non è “scandaloso Gildo” (parafrasando il titolo di un film di Gabriele Lavia), ma piuttosto dovrebbe far riflettere il perché uno riesca a ritagliarsi spazi importanti all’età in cui potrebbe allenare tanti di quei giovani ai quali, invece, la domenica rende la vita difficile. Ci saranno componenti, diciamo così, genetiche, ma quello che ancora gli fa preparare la borsa e andare al campo è la passione, le dedizione ad uno sport al quale ha dedicato parte della sua vita. La generazione, più o meno, dei Paolo Di Lena, dei Pierpaolo Screm, dei Luca Rupil, che non smettono, ma tutto sono tranne che patetici. Continua



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