Mario Ferigo è uno dei prezzi pregiati del settore giovanile della Velox, società che dopo tante stagioni trascorse a rastrellare giocatori pronti per vincere (Vidoni e Rudy Straulino, per esempio) ha deciso di puntare sui giovani, perché anche nel Carnico, ormai, bisogna rispettare il fair play finanziario.
Largo ai talenti di casa, dunque, con la prospettiva non tanto di una vittoria immediata ma dell’avvio di un ciclo che sappia coniugare continuità e competitività nel tempo.
Mario è uno dei prospetti più interessanti: centrocampista di quantità (anche se i piedi sono tutt’altro che disprezzabili, quando non abusano nel dribbling) all’occorrenza sa scalare anche in difesa, a presidio dell’out di competenza.
Nella vittoriosa partita di Resia, Ferigo non si è fatto mancare niente: prestazione decisamente positiva, arricchita dal gol che dopo mezzora ha rotto l’equilibrio. Palla conquistata a centrocampo, rapida progressione verso il limite dell’area e tiro che si è infilato a mezza altezza. Era il primo gol per lui e in un eccesso di entusiasmo si è sfilato la maglia per esultare, beccandosi (come da regolamento) un’ammonizione che poteva costar cara, visto che mancava oltre un’ora di gioco ed un secondo giallo (visto l’agonismo e la combattività di Mario) poteva essere un’ipotesi nemmeno tanto trascurabile. Il presidente Screm, alla fine, gliel’ha fatto notare, perché servono anche questi dettagli per crescere. Ma il presidente gialloblu è fiero di questo ragazzo socievole ed estroverso, uno che fa gruppo e che si è levato anche la soddisfazione nella scorsa primavera di vivere l’entusiasmante avventura della Rappresentativa juniores del Comitato tolmezzino, sconfitta ai rigori da Cervignano nella finale di Gonars.

(dal Gazzettino)